L’Unione Madonie partecipa al bando del Consiglio dei ministri “Educare in Comune”. Il progetto, che coinvolge anche nove partner locali tra associazioni e cooperative, è stato già presentato e si sviluppa all’interno di quelle che erano le indicazioni dell’avviso pubblico del Dipartimento per le politiche della Famiglia che mira a contrastare la povertà educativa e l’esclusione sociale dei bambini e dei ragazzi, in un momento in cui l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha acuito le disuguaglianze, le fragilità e i divari socioeconomici.
Il progetto coinvolge tutti i Comuni dell’Unione Madonie, raggruppati secondo la localizzazione e l’interesse specifico, e prevede due azioni generali e tre percorsi culturali incentrati sul patrimonio naturalistico, materiale e immateriale. Le Associazioni e le Cooperative partecipanti, selezionate tramite procedura di evidenza pubblica, avranno il compito di elaborare e guidare i laboratori che si terranno nei vari Comuni e coinvolgeranno tutto il tessuto sociale.
Sono stati coinvolti a pieno titolo nella programmazione e nella realizzazione delle attività la Rete delle Scuole Madonite (RESMA) e la Rete museale del territorio Madonie-Himera (MUSEA).
“L’Unione Madonie – afferma l’assessora Daniela Fiandaca – si fa promotrice di politiche per contrastare la cosiddetta povertà educativa a partire dalle scuole affrontando temi centrali come la differenza di genere, il cyberbullismo il rispetto delle persone e dell’ambiente, l’accessibilità. Oggi più che mai la comunità, colpita dalla pandemia, vive la paura è il disagio che spesso genera violenza. Un progetto sociale, culturale e ambientale circa 300 mila euro dedicato alle Madonie.”
“La Scuola – continua il Presidente dell’Unione Pietro Macaluso – è tra le tematiche portanti della Strategia Nazionale per le aree interne e il suo ruolo come Centro Civico di promozione dei diritti di cittadinanza è sempre al centro della nostra attenzione come dimostra questo progetto che si colloca proprio in questa direzione.”
La prima azione, denominata “Accessibilità museale”, prevede la realizzazione, per i musei pubblici e di interesse pubblico, di strumenti in grado di implementare l’accessibilità alle collezioni per persone con disabilità cognitivo-comportamentale. In questo senso saranno progettate e prodotte guide con una modalità sperimentata di linguaggio semplice da leggere (Easy to Read) da realizzare direttamente con gli stakeholder di riferimento, adolescenti del territorio, coinvolti in laboratori e focus group di scrittura collettiva.
L’altra, “Il cantiere delle differenze”, è rivolta alle scuole dei 17 Comuni dell’Unione e prevede iniziative volte ad affrontare i temi della differenza di genere e del cyberbullismo, in sinergia con i partner locali e la partecipazione diretta degli stakeholder di riferimento. La co-progettazione con gli adolescenti del territorio verrà attivata attraverso laboratori dedicati da svolgere sia all’interno degli edifici scolastici che in contesti extra-scolastici. Le due azioni avranno una durata complessiva di 12 mesi.