Arrivano i finanziamenti relativi ai progetti per la riqualificazione, ristrutturazione e adeguamento di Case di riposo, Case protette e strutture socio-assistenziali per l’accoglienza ricadenti nei Comuni dell’Unione delle Madonie.
Tre i progetti ammessi a finanziamento per il recupero e riqualificazione delle case di riposo per anziani. Gli interventi sono localizzati nei comuni di Castelbuono, Caltavuturo ed Isnello. Sono previsti investimenti per complessivi 510.000 euro circa e vedono come soggetti beneficiari tre cooperative sociali che si sono impegnate a dare vita anche ad una rete di imprese e quindi a strutturare rapporti di collaborazione e di programmazione stabili al fine di potersi rafforzare reciprocamente. I progetti sono finalizzati a migliorare le prestazioni energetiche degli edifici, a adeguare gli impianti tecnologici ed a migliorarne la funzionalità e la qualità dei servizi erogati. Tutto ciò consentirà altresì di incrementare la capienza delle strutture.
L’opportunità rientra nella Strategia Nazionale Aree Interne (SNAI) e riguarda la rete territoriale dei servizi di cura alle persone con pacchetti benessere “Madonie in salute”.
Altri due finanziamenti riguardano le strutture per i servizi socio-assistenziali di accoglienza sia di minori oggetto di provvedimenti restrittivi che di inabili fisici e psichici ed anche di giovani e adulti presso comunità alloggio residenziali o case protette. Gli interventi saranno realizzati nei comuni di Geraci Siculo e di Castelbuono, prevedono investimenti per complessivi 278.000,00 euro circa e vedono come soggetti beneficiari due cooperative sociali. Gli interventi favoriranno il miglioramento dell’offerta dei servizi rivolti al target previsto dal progetto, anche introducendo elementi di innovazione ed uso dei ICT per il miglioramento della qualità della vita dei soggetti presi in carico.
“Si tratta di servizi per i quali la Sicilia risulta fortemente deficitaria – afferma il presidente dell’Unione Madonie Pietro Macaluso. Un altro importante risultato viene raggiunto dopo anni di lavoro e di incontri con le strutture che operano sul territorio e con i funzionari del Dipartimento regionale alla famiglia. Il positivo lavoro portato avanti da associazioni ed organizzazioni no profit nell’ultimo decennio – spiega il coordinatore tecnico Alessandro Ficile – ha consolidato la specializzazione in tema di recupero delle fragilità giovanili sul territorio madonita, in collaborazione con organismi e reti di livello nazionale. La rete – conclude Pietro Macaluso – consentirà di dare risposta a una domanda inevasa di servizi in continua crescita, che può aprire nuove opportunità di lavoro qualificato per le giovani professionalità del settore.”