Le Madonie si preparano alla manifestazione di lunedì 7 novembre a Palermo sul caro energia. Amministratori e cittadini interverranno in massa per gridare lo stato di disagio e chiedere interventi urgenti ai Governi nazionale e regionale.
La situazione è ormai insostenibile e lo dimostrano i tanti incontri che in ogni comune si stanno tenendo. Ieri sera (27 ottobre) a Petralia Soprana, su invito dell’Unione delle Madonie, si sono riuniti i Sindaci e i Presidenti dei Consigli Comunali assieme ai capigruppo consiliari di tutti i Comuni dell’area Interna per stabilire alcune azioni da intraprendere nei prossimi giorni ad iniziare dall’appuntamento del 7 novembre nel capoluogo. Alla adunanza erano anche presenti i Presidenti delle Consulte Giovanili di vari Comuni e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria CNA, Confesercenti e CGIL.
Un momento organizzativo quindi ma anche di riflessione che non lascia dubbi sulla situazione allarmante che famiglie, imprese ed Enti Locali stanno vivendo sulle proprie spalle.
Tutti gli interventi sono stati realistici e propositivi. Idee fattibili: dalla rateizzazione di tutte le imposte comunali, alla sensibilizzazione delle banche locali a venire incontro alle imprese che sono quelle che più di tutti soffrono e rischiano la chiusura, dal riconoscimento delle tariffe applicate nel 2021 al blocco dei pagamenti.
Ma l’interrogativo che si sono posti tutti gli amministratori è cosa può fare l’Ente Locale per i propri cittadini.
Le risposte sono state univoche anche quelle: poco o nulla, purtroppo, perché i bilanci sono quasi al collasso per via degli aumenti spropositati dell’energia e perché per avere somme a disposizione bisognerebbe aumentare le tasse ai cittadini. Una situazione non praticabile quindi che non lascia alcuna altra scelta che chiedere aiuto al Governo Nazionale affinché possa intervenire in favore dei Comuni con trasferimenti adeguati al fine di garantire i servizi essenziali che ben presto verranno meno.
Anche dalle consulte giovanili sono arrivate testimonianze di problemi quotidiani ai quali diventa difficile fare fronte come ad esempio le utenze e gli affitti degli studenti universitari fuori sede che i genitori non riescono più a pagare.
Una situazione veramente drammatica; ma nonostante si è parlato di crisi profonda gli amministratori delle Madonie non hanno dimostrato costernazione ed anzi sono determinati a fare il possibile per farsi sentire e per trovare anche soluzioni adeguate al problema quali possono essere le comunità energetiche e tutte le opportunità delle rinnovabili. E se c’è voglia di resistere c’è anche voglia di chiedere giustizia nei confronti delle multinazionali che stanno speculando sull’emergenza arricchendosi sulle spalle delle famiglie; per non parlare del rischio che cittadini e imprese in difficoltà possano fare ricorso a risorse economiche illecite che li porterebbero nelle braccia della criminalità organizzata pronta ad approfittare delle gravi difficoltà economiche e dello stato di bisogno.
Una situazione allarmante quindi che va denunciata con la mobilitazione di tutti, amministratori e cittadini, il 7 novembre prossimo a Palermo con appuntamento in Piazza Croci alle ore 10:00.