I sindaci dell’Unione delle Madonie chiedono al Presidente Musumeci di rivedere l’ordinanza con la quale è stata istituita la zona rossa in tutta la provincia di Palermo.
La richiesta dei primi cittadini è contenuta in una missiva che il presidente dell’Unione Pietro Macaluso ha inviato al Presidente della Regione siciliana dettata dal fatto che numerosi comuni del territorio palermitano sono addirittura Covid free e altri presentano pochi casi.
“Pur consapevoli che la scelta del Presidente Musumeci è stata adeguatamente supportata da evidenze tecnico-scientifiche – scrive il presidente Macaluso – dal momento che come sindaci siamo quotidianamente chiamati a fornire risposte alle tante domande che ci provengono soprattutto dagli esercenti le attività produttive, sfiancati da lunghi mesi di inattività e di preoccupante calo di fatturato, chiediamo al Presidente, per il futuro, un maggiore coinvolgimento ed una più proficua condivisione delle scelte da intraprendere nel rispetto dei ruoli e delle funzioni svolte.”
Considerata quindi la situazione reale che vivono i paesi delle Madonie i Sindaci, nel rispetto dei parametri previsti dalla norma, auspicano la revisione dell’ordinanza in funzione della curva epidemiologica di ogni comune per evitare chiusure generalizzate e diffuse che inducono allo scoramento e alla delusione anche in considerazione dei sacrifici fatti da tutti.
Nella missiva, i primi cittadini fanno riferimento anche alla vaccinazione, definendola “unica e sola soluzione all’emergenza pandemica”, e alle difficolta riscontrate dalla macchina organizzativa del sistema sanitario nelle aree interne che hanno determinato ritardi nei confronti di pazienti allettati e categorie fragili e una differente capacità di intervento tra i vari Distretti Sanitari.
I sindaci fanno quindi appello al Presidente Musumeci affinché possa imprimere una decisa accelerazione delle vaccinazioni in tutto il territorio e con incondizionato spirito propositivo e costruttivo offrono la loro incondizionata disponibilità ad assicurare il massimo supporto logistico anche mettendo a disposizione immobili comunali ed organizzativi per favorire la crescita esponenziale del numero di vaccinazioni.
La crisi pandemica prima e sociale ed economica dopo, richiedono unità di intenti ed un poderoso sforzo collettivo, scrivono nella lettera i Sindaci; “sappia che noi ci siamo e siamo pronti ad unire gli sforzi per battere questo nemico virulento”.